sabato, novembre 25, 2006

Ed il settimo giorno si riposò....

Stamattina mi sono svegliato presto per andare a lavorare. Un sabato al mese mi tocca. Svegliarsi presto al sabato è più difficile, non tanto perché al venerdi si torna a casa tardi, ma perché il sabato è fatto per riposarsi. La cosa bella è che stamattina ho incontrato in giro per casa il mio coinquilino che si stava preparando per andare a lavorare anch'egli. Allora mi chiedo: ma per cosa hanno lottato le generazioni che c'hanno preceduto se adesso stiamo accettando di lavorare in qualsiasi giorno della settimana e senza contare le ore che facciamo? E pensare che i centri commerciali aprono anche la domenica. Ma... non è forse scritto: "Iddio creò il mondo in sei giorni e il settimo si riposò"?

11 Comments:

At domenica, novembre 26, 2006 5:50:00 PM, Blogger Casal Paterson said...

Iddio se riposò, non essere presuntuoso! E poi de che te lamenti... meglio di un upper session sonnolenta

 
At domenica, novembre 26, 2006 6:12:00 PM, Anonymous Anonimo said...

il SETTIMO giorno si riposo!
un sabato al mese non è questo dramma fidati.

 
At lunedì, novembre 27, 2006 9:32:00 AM, Blogger Tibbolo said...

Sono d'accordo con Roy (mi sento chiamato in causa). Soprattutto per noi, operai del terzo millennio, non c'è più nessuna considerazione da parte di chi ci comanda.

E noi lì a mandare giù il boccone amaro.

Non è una questione di "un sabato al mese": qui i sabati si ripetono, la sera si fa tardi, e cazziatoni perchè sei lento...........

Il problema è come ti trattano al lavoro, non il lavoro in se.

 
At lunedì, novembre 27, 2006 10:06:00 PM, Anonymous Anonimo said...

Se vi lamentate perchè vi trattano male o pretendono di più di quanto stabilito dal contratto avete tutto il mio sostegno.

(ma tirare in ballo le lotte sindacali perchè uno il sabato mattina ha sonno è da far rivoltare Cofferati nella tomba)

 
At martedì, novembre 28, 2006 10:51:00 PM, Blogger Roy said...

No, non ho sonno il sabato mattina. Il problema è che non ci sono leggi che tutelano i diritti dei lavoratori. I datori di lavoro sono liberi di fare ciò che vogliono coi dipendenti perché tutelati da contratti a scadenza che obbligano i lavoratori a non ribellarsi, pena la non riconferma del contratto. Non è possibile andare a lavorare fino al giorno della scadenza del tuo contratto senza avere notizie sull'eventuale prolungamento del rapporto di lavoro. Non è possibile andare a lavorare senza avere un cartellino che riporta le ore lavorate e conseguentemente non è possibile lavorare 9, 10 o 11 ore al giorno senza la retribuzione delle ore in + fatte. Non voglio che la gente non lavori 1 ora in + al giorno o tutti i sabati del mese. Voglio che venga riconosciuto il fatto una persona sta lavorando oltre l'orario di lavoro e che venga riconosciuto per questo lavoro il giusto compenso. Io dò a te ore della mia vita che non dovrei darti e che potrei trascorrere in altro modo, con i miei familiari, i miei amici, per fare shopping o altro. Questo tempo non avrebbe prezzo,ma mi accontento se me lo valuti qualcosa in + del normale. Invece, manco quello. E Cofferati non è immune da critiche.

 
At martedì, novembre 28, 2006 11:37:00 PM, Blogger Casal Paterson said...

a ciaffardo' vai a lavorà invece di chattare con la cicciona!!!
UN MESE A ZAPPA' VE CE VOLE PSEUDOCOMMUNISTI!!!!!

 
At mercoledì, novembre 29, 2006 2:03:00 PM, Anonymous Anonimo said...

"ore in + fatte" ?
"oltre l'orario di lavoro" ??
Ma non era previsto nel contratto il sabato mattina ????

ciao

 
At mercoledì, novembre 29, 2006 6:30:00 PM, Blogger Casal Paterson said...

si! Ciaffardoni nullafacente!!!
qua me tocca tirà avanti la baracca da solo!!!
burattino!

 
At mercoledì, novembre 29, 2006 7:19:00 PM, Blogger Roy said...

Il discorso è valido in generale, non per questo singolo caso. Simone ha lavorato sabato,ma non era previsto nel contratto.

 
At mercoledì, novembre 29, 2006 7:51:00 PM, Anonymous Anonimo said...

Simone fa bene a lamentarsi.......

 
At mercoledì, novembre 29, 2006 11:21:00 PM, Blogger Tibbolo said...

La questione andrebbe rivista sotto un altro aspetto, ovvero che una persona non dovrebbe lavorare per più di 40 ore settimanali, pena lo stravolgimento dei rapporti sociali.

Ultimamente mi capita di uscire dal lavoro alle 19.30, e vi assicuro che dopo 10 ore di fronte al PC, al ritorno a casa a malapena ti va di cucinarti un uovo sodo.

Perchè faccio tutto ciò? Faccio fatica a spiegarmelo, forse anche io ho perso di vista come dovrebbe girare il mondo.
Forse dovremmo andare a ripetizione dai nostri genitori, che a costo di non prendere lo stipendio per un mese di scioperi, si sono conquistati qualche diritto sacrosanto a discapito dei PADRONI.

 

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